
Indice
- Panoramica del Sistema Fiscale Tanzaniano nel 2025
- Aliquote Fiscali Chiave: Aziendali, Personali, IVA e Altro
- Cambiamenti Legislativi Recenti e Punti Salienti del Bilancio 2025
- Requisiti di Conformità: Scadenze per la Compilazione e Penalità
- Tassazione Settore Specifico: Miniere, Agricoltura e Turismo
- Incentivi e Esenzioni: Opportunità per le Imprese
- Amministrazione Fiscale e Iniziative di Digitalizzazione
- Trattati Fiscali Internazionali e Conseguenze Transfrontaliere
- Previsioni: Trend Fiscali e Riforme Fino al 2029
- Risorse Ufficiali e Linee Guida dalla Tanzania Revenue Authority (tra.go.tz)
- Fonti & Riferimenti
Panoramica del Sistema Fiscale Tanzaniano nel 2025
Il sistema fiscale della Tanzania nel 2025 è caratterizzato da una combinazione di tasse dirette e indirette, amministrate principalmente dalla Tanzania Revenue Authority (TRA). Il governo continua a fare affidamento sulle entrate fiscali come principale fonte di finanziamento pubblico, sostenendo infrastrutture, servizi sociali e sviluppo economico. Il regime fiscale è governato da diverse leggi chiave, tra cui l’Income Tax Act (Cap. 332), il Value Added Tax Act (Cap. 148), il Tax Administration Act (Cap. 438) e le pertinenti Finance Acts annuali.
Le principali forme di tassazione in Tanzania sono:
- Imposta sul Reddito: Si applica a individui, associazioni e corporazioni. Gli individui residenti sono tassati sul reddito mondiale, mentre i non residenti sono tassati sul reddito originato in Tanzania. Le aliquote fiscali progressive per gli individui nel 2025 rimangono tra il 0% e il 30%, mentre l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società è generalmente del 30%, con un’aliquota ridotta del 25% per le nuove società quotate alla Borsa di Dar es Salaam per i primi tre anni (Tanzania Revenue Authority).
- Imposta sul Valore Aggiunto (IVA): L’aliquota IVA standard è del 18%, imposta sulla fornitura di beni e servizi e sulle importazioni. Alcuni beni e servizi sono esenti o a zero aliquota, in particolare per sostenere settori chiave come l’agricoltura e l’istruzione (Tanzania Revenue Authority).
- Accise: Imposta su beni specifici come bevande alcoliche, tabacco e prodotti petroliferi, con revisioni periodiche annunciate nei bilanci annuali.
- Altre Tasse: Includono dazi doganali e imposte sulle importazioni, contributi per lo sviluppo delle competenze, tasse locali e imposta di bollo.
Recenti sforzi del governo si sono concentrati sull’ampliamento della base fiscale, sul miglioramento della conformità e sull’ottimizzazione dell’amministrazione fiscale digitale. La TRA ha intensificato l’uso di dispositivi fiscali elettronici (EFD), dell’e-filing e del monitoraggio in tempo reale per ridurre l’evasione e semplificare le riscossioni (Tanzania Revenue Authority). Nel bilancio 2024/2025, il governo ha enfatizzato ulteriori digitalizzazioni e misure mirate contro il settore informale per aumentare la mobilizzazione delle entrate interne (Ministero delle Finance).
Statisticamente, le entrate fiscali hanno costituito circa l’11,8% del PIL negli ultimi anni, con l’obiettivo del governo di aumentare questo valore al 13% entro il 2026. Le percentuali di conformità sono stimate in miglioramento, specialmente tra i grandi contribuenti, sebbene permangano sfide per le piccole e le imprese informali. Guardando al futuro, le prospettive fiscali della Tanzania per il 2025 e oltre prevedono continue riforme, maggiore automazione e una più stretta integrazione con i quadri fiscali regionali per migliorare l’efficienza e le performance delle entrate.
Aliquote Fiscali Chiave: Aziendali, Personali, IVA e Altro
Il regime fiscale della Tanzania è amministrato dalla Tanzania Revenue Authority (TRA) sotto la supervisione del Ministero delle Finance. La struttura fiscale del paese comprende tasse dirette e indirette, con le aliquote chiave legislative stabilite nella Finance Act annuale. A partire dal 2025, le principali aliquote fiscali e strutture in vigore sono le seguenti:
- Imposta sul Reddito delle Società (CIT): L’aliquota standard rimane al 30% per le società residenti. Un’aliquota ridotta del 25% si applica per le società appena quotate alla Borsa di Dar es Salaam per i primi tre anni, a condizione che vendano almeno il 30% del loro capitale al pubblico. Aliquote speciali sono disponibili per determinati settori, come il 20% per le corporazioni che svolgono esplorazione di petrolio e gas sotto contratti definiti (Tanzania Revenue Authority).
- Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (PIT): Gli individui residenti sono tassati su una scala progressiva. Per l’anno fiscale 2024/2025, le aliquote partono dallo 0% per un reddito mensile fino a TZS 270.000, salendo al 30% per un reddito che supera TZS 720.000 al mese. I non residenti sono tassati a una aliquota fissa del 15% sul reddito da lavoro, soggetta a determinate condizioni (Tanzania Revenue Authority).
- Imposta sul Valore Aggiunto (IVA): L’aliquota IVA standard è del 18% sui beni e servizi tassabili forniti nella Tanzania continentale e sulle importazioni. Alcuni forniture, comprese esportazioni e prodotti alimentari specifici, sono a zero o esenti come dettagliato nell’IVA Act e nei suoi allegati (Tanzania Revenue Authority).
- Imposta alla Fonte: Le aliquote dell’imposta alla fonte variano in base al tipo di pagamento. Ad esempio, i dividendi sono generalmente soggetti a una aliquota del 5%, gli interessi al 10% e le royalties al 15%. Le aliquote possono essere ridotte in base ad accordi di doppia imposizione (Tanzania Revenue Authority).
- Altre Imposte Chiave: Si applicano anche le accise, l’imposta di bollo e il contributo per lo sviluppo delle abilità (SDL). L’SDL è addebitato al 4% delle emolumenti lordi pagati dai datori di lavoro. Il tasso di contribuzione alla sicurezza sociale è tipicamente del 10% sia per il datore di lavoro che per il dipendente (Fondo Nazionale di Sicurezza Sociale).
I recenti bilanci si sono concentrati sull’ampliamento della base fiscale e sul miglioramento dell’amministrazione fiscale digitale per migliorare la conformità e la raccolta delle entrate. Le prospettive per il 2025 e per gli anni a venire includono una continua digitalizzazione, un’applicazione più forte e possibili aggiustamenti delle aliquote in linea con la politica fiscale, come delineato nell’ultimo Finance Act e nei discorsi di bilancio del governo (Ministero delle Finance).
Cambiamenti Legislativi Recenti e Punti Salienti del Bilancio 2025
Il panorama fiscale della Tanzania nel 2025 è plasmato da significativi cambiamenti legislativi e aggiustamenti di bilancio, che riflettono gli sforzi continui del governo per migliorare la mobilizzazione delle entrate interne e promuovere la crescita economica. Il Finance Bill 2025, presentato a giugno 2024 e successivamente approvato, è alla base di queste riforme, con particolare enfasi sull’allargamento della base fiscale, sul rafforzamento della conformità e sulla modernizzazione dell’amministrazione fiscale.
Una delle principali caratteristiche del bilancio 2025 è la revisione delle esenzioni e degli incentivi dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). Il governo ha cercato di razionalizzare le esenzioni, in particolare in settori precedentemente considerati ad alto rischio per le perdite di entrate. Ad esempio, le esenzioni IVA per alcuni prodotti agricoli e sanitari sono state semplificate per concentrarsi su articoli con impatto diretto sul benessere sociale, assicurando nel contempo che la base di entrate non venga indebitamente erosa. Allo stesso modo, sono state introdotte modifiche all’Income Tax Act, mirando a una tassazione più efficace dell’economia digitale e delle transazioni transfrontaliere.
In materia di conformità, la Tanzania Revenue Authority (TRA) sta lanciando piattaforme digitali avanzate per la registrazione fiscale, la compilazione e il pagamento. Il sistema di Dispositivi Fiscali Elettronici (EFD), che richiede alle imprese di emettere ricevute fiscali per ogni transazione, sta venendo rinforzato con una maggiore applicazione e integrazione con il database centrale della TRA. Inoltre, il governo sta dando priorità all’espansione del registro dei contribuenti della TRA per includere il settore informale, mirando a catturare un’ampia gamma di attività economiche.
Per l’anno fiscale 2024/2025, il governo ha fissato un ambizioso obiettivo di entrate interne di TZS 28,1 trilioni, che rappresenta circa il 13% del PIL – un modesto aumento rispetto all’anno precedente. Queste proiezioni sono sostenute da miglioramenti previsti nell’amministrazione fiscale e nelle percentuali di conformità. Il governo ha anche segnalato l’intenzione di ridurre gradualmente la dipendenza dalle tasse commerciali espandendo le tasse interne dirette e indirette, in linea con le strategie di entrate a medio termine delineate dal Ministero delle Finance.
Guardando al futuro, la direzione della politica fiscale della Tanzania dovrebbe rimanere concentrata sulla digitalizzazione, sulla conformità e sull’equità. Le riforme probabilmente continueranno a mirare al settore informale, alle imposte patrimoniali e alla tassazione dei modelli di business emergenti. Mentre il governo cerca di bilanciare la necessità di consolidamento fiscale con obiettivi socioeconomici, consultazioni in corso con le parti interessate indicano che le future misure fiscali cercheranno di essere sia favorevoli alla crescita che inclusive.
Requisiti di Conformità: Scadenze per la Compilazione e Penalità
In Tanzania, la conformità fiscale è governata principalmente dal Tax Administration Act, 2015 e supervisionata dalla Tanzania Revenue Authority (TRA). I requisiti di conformità comprendono la registrazione dei contribuenti, la presentazione tempestiva delle dichiarazioni, il pagamento accurato delle tasse e la conservazione dei registri. Negli ultimi anni, la TRA ha potenziato gli sforzi di digitalizzazione, inclusa l’uso obbligatorio di sistemi di compilazione e pagamento elettronico per la maggior parte delle tasse, mirando a incrementare l’efficienza e la trasparenza nel sistema fiscale.
- Requisiti di Compilazione: Le aziende e gli individui devono registrarsi per un numero di identificazione contribuente (TIN) prima di iniziare attività tassabili. Le dichiarazioni annuali dell’imposta sul reddito per le aziende sono dovute entro sei mesi dalla fine del periodo contabile, tipicamente entro il 30 giugno per le entità con un anno finanziario che termina il 31 dicembre. Gli individui devono presentare le dichiarazioni dell’imposta sul reddito entro il 30 giugno dell’anno successivo. Le dichiarazioni IVA devono essere presentate mensilmente, entro il 20° giorno del mese successivo al periodo di rendicontazione, come stabilito nell’Value Added Tax Act, 2014.
- Scadenze di Pagamento: L’imposta sul reddito per le aziende è pagata in quattro rate trimestrali, con il saldo finale dovuto al momento della presentazione della dichiarazione annuale. Anche gli individui e le associazioni seguono un sistema di rate simile. Le tasse IVA e le tasse pay-as-you-earn (PAYE) sono dovute entro il 20° giorno del mese successivo al periodo imponibile (Tax Administration Act, 2015).
- Conservazione dei Registri: I contribuenti sono tenuti a conservare i registri per almeno cinque anni dalla fine del periodo fiscale a cui si riferiscono e devono fornirli alla TRA su richiesta.
- Penalità: La mancata presentazione delle dichiarazioni o il pagamento delle tasse in tempo comporta penalità e interessi. A partire dal 2025, la presentazione tardiva delle dichiarazioni dell’imposta sul reddito comporta una penalità di TZS 225.000 per gli individui e TZS 1,5 milioni per le entità per ogni dichiarazione, più il 5% dell’imposta non pagata per mese (Tax Administration Act, 2015). Gli interessi sui pagamenti fiscali in ritardo sono addebitati al 5% annuo oltre il tasso di sconto della Banca della Tanzania vigente.
Il governo ha potenziato la capacità di audit e enforcement e sta espandendo piattaforme digitali, come il TRA Online Tax System, per facilitare la conformità. Le prospettive per il 2025 e gli anni successivi includono continua digitalizzazione, applicazione più rigorosa e probabili aggiornamenti alle penalità e alle procedure in linea con gli standard regionali e internazionali. I contribuenti sono incoraggiati a rimanere informati sulle variazioni attraverso la Tanzania Revenue Authority per evitare rischi di non conformità.
Tassazione Settore Specifico: Miniere, Agricoltura e Turismo
Il quadro fiscale della Tanzania per le industrie specifiche – in particolare miniere, agricoltura e turismo – rimane un pilastro centrale della strategia fiscale nazionale nel 2025. Ogni settore è soggetto a regimi fiscali distinti e requisiti di conformità, riflettendo la loro importanza economica e le priorità politiche.
- Settore Minerario: Il settore minerario è governato dal Mining Act, Cap. 123, che prescrive royalties, imposta sul reddito delle società (CIT) e dazi sulle esportazioni per i produttori minerali. Le royalties variano dal 3% (per minerali industriali) al 6% (per diamanti e minerali metallici). Il governo ha continuato a far rispettare le modifiche del 2023 che richiedevano ai commercianti di minerali di vendere i minerali tramite scambi autorizzati dal governo, garantendo una migliore cattura delle entrate. L’aliquota fiscale effettiva del settore supera spesso il 50% quando si aggregano tasse dirette e indirette. La conformità è monitorata dalla Tanzania Revenue Authority e dal Ministero delle Miniere. Nel 2024, il settore minerario ha contribuito con circa TZS 2,7 trilioni in entrate fiscali, rappresentando oltre il 35% delle entrate da esportazione, con proiezioni che indicano una crescita moderata con l’avvio di nuovi progetti nel 2025 e oltre (Ministero delle Miniere).
- Settore Agricolo: L’agricoltura, che impiega circa il 65% della forza lavoro della Tanzania, beneficia di esenzioni IVA su alcuni input e prodotti, come delineato nel Value Added Tax Act, Cap. 148. Tuttavia, il settore è soggetto a tassa di prodotto (una tassa locale basata sul fatturato, limitata al 3% del prezzo di vendita alla fattoria) e imposta alla fonte sui pagamenti ai fornitori agricoli. Sebbene i piccoli agricoltori siano in gran parte al di fuori della rete fiscale formale, le aziende agroalimentari commerciali affrontano una standard CIT del 30%. La politica governativa continua a promuovere incentivi fiscali per aumentare gli investimenti nell’agroalimentare, sebbene la conformità rimanga una sfida a causa dell’informalità e dell’applicazione debole (Tanzania Revenue Authority). Si prevede che il contributo fiscale del settore cresca gradualmente, in linea con le iniziative di modernizzazione e di valorizzazione.
- Settore Turistico: Il turismo, una delle principali fonti di valuta estera, è tassato attraverso IVA (18%), accise e una tassa per lo sviluppo turistico (3% del fatturato lordo). I costi di soggiorno, le tasse d’ingresso nei parchi e i servizi turistici sono attentamente monitorati per conformità, con dispositivi fiscali digitali ora obbligatori per le imprese registrate per l’IVA. Nel 2024, le entrate turistiche sono aumentate a oltre 2,5 miliardi di USD, con le entrate fiscali previste in crescita nel 2025 man mano che i numeri dei visitatori recuperano ulteriormente (Tanzania National Parks Authority). Il governo stà semplificando l’amministrazione fiscale per incoraggiare gli investimenti e ridurre l’underreporting.
Guardando al 2025 e oltre, si prevede che le politiche fiscali specifiche per settore della Tanzania si evolvano con la continua digitalizzazione della riscossione delle entrate, incentivi mirati per l’aggiunta di valore e meccanismi di enforcement potenziati, mantenendo un equilibrio tra le esigenze fiscali e l’attrattiva per gli investimenti.
Incentivi e Esenzioni: Opportunità per le Imprese
La Tanzania continua a sfruttare incentivi fiscali ed esenzioni come strumenti strategici per attirare investimenti sia esteri che nazionali, con politiche che si evolvono fino al 2025 per sostenere le priorità di sviluppo nazionale. La Tanzania Revenue Authority (TRA) amministra un quadro che include incentivi specifici per settore, in particolare per la manifattura, l’agricoltura, le miniere e il turismo. Recenti atti finanziari e direttive governative hanno adattato questi quadri per bilanciare la mobilizzazione delle entrate con l’attrattiva per gli investitori.
Uno dei principali veicoli per gli incentivi fiscali è il Tanzania Investment Centre (TIC), che concede lo “Status di Investitore Strategico” a progetti qualificati. I vantaggi possono includere aliquote ridotte dell’imposta sul reddito delle società, esenzioni IVA sulle importazioni di beni strumentali e esenzione dai dazi doganali. Nel 2024 e nel 2025, il governo ha ribadito il proprio impegno a questi incentivi, in particolare all’interno delle Zone Economiche Speciali (SEZ) e delle Zone di Procedimento per le Esportazioni (EPZ). Le imprese operanti in queste zone possono beneficiare di esenzioni fiscali per dieci anni, importazioni senza dazio e esenzioni IVA per materie prime e macchinari.
Gli incentivi fiscali vengono estesi anche attraverso leggi settoriali. Il Ministero dell’Agricoltura continua a guidare le esenzioni per inputs e attrezzature agricole, mirando a migliorare la produttività e l’aggiunta di valore. Il Ministero delle Miniere supervisiona disposizioni simili per le miniere, in particolare in relazione a beni strumentali e attività di esplorazione. Il bilancio 2024/2025 ha evidenziato un impegno a razionalizzare ulteriormente questi incentivi per garantire che stimolino direttamente il settore manifatturiero interno e le esportazioni.
Tuttavia, la conformità con i criteri di esenzione sta diventando sempre più rigorosa. La TRA ha intensificato il monitoraggio per contrastare gli abusi e assicurare che le esenzioni siano concesse solo a entità realmente idonee. Le imprese ora devono presentare documentazione completa e sottoporsi a revisioni periodiche. I meccanismi di enforcement sono stati rafforzati, con la revoca degli incentivi possibile in caso di non conformità o falsa rappresentazione.
Statistiche chiave indicano che gli incentivi fiscali hanno contribuito a un aumento sostenuto dei progetti di investimento registrati, con il TIC che riporta una crescita anno su anno di oltre il 15% nelle nuove approvazioni tra il 2022 e il 2024. Le prospettive del governo per il 2025 e oltre enfatizzano la focalizzazione degli incentivi verso settori allineati con l’agenda di industrializzazione e crescita guidata dalle esportazioni del Ministero delle Finance. Revisioni in corso mirano a semplificare il regime, migliorare la trasparenza e garantire che gli incentivi si traducano in benefici economici tangibili per la Tanzania.
Amministrazione Fiscale e Iniziative di Digitalizzazione
La Tanzania ha avviato significative riforme nell’amministrazione fiscale, con un forte focus sulla digitalizzazione per migliorare la conformità, la trasparenza e l’efficienza. La Tanzania Revenue Authority (TRA), l’agenzia principale responsabile della riscossione e enforcement delle tasse, continua a guidare queste iniziative in allineamento con l’ampio programma di trasformazione digitale del governo.
Una pietra miliare chiave degli ultimi anni è stata l’espansione e l’uso obbligatorio dei Dispositivi Fiscali Elettronici (EFD) per le imprese in vari settori. Il sistema EFD richiede ai contribuenti registrati di emettere ricevute per ogni vendita, migliorando così la raccolta dell’IVA e riducendo le perdite di entrate. A partire dal 2024, la TRA ha ulteriormente aggiornato la piattaforma EFD, introducendo nuovi modelli con maggiori capacità di integrazione e funzionalità di trasmissione dei dati in tempo reale. L’applicazione di queste misure è prevista intensificarsi nel 2025, con penalità per non conformità stabilite dal Tax Administration Act, Cap. 438 e le sue successive modifiche Tanzania Revenue Authority.
Oltre agli EFD, la TRA ha accelerato l’implementazione del suo Online Filing System (OFS), consentendo ai contribuenti di presentare dichiarazioni e effettuare pagamenti elettronicamente. Entro inizio 2025, la TRA mira a raggiungere l’adozione quasi universale dell’e-filing tra i contribuenti medi e grandi, ed è in fase di espansione la sua outreach verso micro e piccole imprese attraverso campagne di sviluppo delle capacità e supporto tecnico. Questa transizione digitale si allinea con il “Digital Tanzania Project” del governo, che si propone di sfruttare la tecnologia nella fornitura di servizi pubblici, inclusa l’amministrazione fiscale Ministero delle Finance.
L’impatto di questi sforzi di digitalizzazione si riflette in tassi di conformità migliorati e nell’aumento delle entrate fiscali. Secondo le statistiche della TRA, le entrate fiscali hanno raggiunto TZS 23,65 trilioni nell’anno fiscale 2022/2023, superando gli obiettivi e segnando una continua crescita rispetto agli anni precedenti Tanzania Revenue Authority. L’Autorità prevede ulteriori aumenti nel 2025, trainati da un miglior enforcement e monitoraggio digitale.
Guardando al futuro, il governo tanzaniano sta dando priorità all’analisi dei dati, alla condivisione di dati tra agenzie e all’automazione dei processi fiscali. Il Piano Corporate quinquennale della TRA (2022/23–2026/27) delinea investimenti strategici in infrastrutture digitali, sicurezza informatica e educazione dei contribuenti per mantenere questi risultati. Tuttavia, rimangono sfide, comprese le lacune di alfabetizzazione digitale e problemi di connettività nelle aree rurali. Affrontare questi aspetti sarà cruciale mentre la Tanzania cerca di ampliare la sua base fiscale e ottimizzare le entrate in un contesto economico in evoluzione.
Trattati Fiscali Internazionali e Conseguenze Transfrontaliere
L’approccio della Tanzania ai trattati fiscali internazionali e alla tassazione transfrontaliera continua a evolversi in risposta all’integrazione economica globale e alle esigenze di entrate interne. A partire dal 2025, la Tanzania è parte di diversi Accordi di Doppia Imposizione (DTA), principalmente con paesi come Canada, Danimarca, Finlandia, India, Italia, Norvegia, Sudafrica, Svezia e Zambia. Questi trattati sono progettati per prevenire la doppia imposizione, favorire gli investimenti transfrontalieri e migliorare la certezza fiscale per le imprese internazionali e gli espatriati che operano nella giurisdizione tanzaniana.
Negli ultimi anni, la Tanzania ha segnalato la sua intenzione di rinegoziare e ampliare la sua rete di trattati, con un focus sull’allineamento delle disposizioni dei trattati con le misure interne anti-evitamento introdotte nell’Income Tax Act e nel Tax Administration Act. In particolare, il governo ha dato priorità all’incorporamento delle raccomandazioni OECD/G20 per la compressione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS), in particolare riguardo alla prevenzione degli abusi dei trattati e al rafforzamento delle normative sui prezzi di trasferimento.
La conformità fiscale transfrontaliera rimane un’area significativa di attenzione per la Tanzania Revenue Authority (TRA). La TRA ha intensificato il controllo delle transazioni tra parti correlate e ha introdotto nuovi requisiti di documentazione per le imprese multinazionali, compresi obblighi di reporting paese per paese per le entità che superano determinate soglie di fatturato. Queste misure mirano a limitare il trasferimento di utili e garantire l’adeguata allocazione dei diritti di imposizione sui redditi transfrontalieri.
Statistiche chiave provenienti dalla TRA indicano che gli audit di conformità fiscale internazionale sono aumentati, portando a un aumento delle rettifiche fiscali e delle valutazioni fiscali aggiuntive, in particolare in settori come miniere, telecomunicazioni e banche. Il rapporto annuale 2023/2024 della TRA ha evidenziato un significativo aumento delle entrate fiscali attribuito al miglior enforcement delle normative sulla tassazione transfrontaliera, contribuendo a un incremento generale nella mobilizzazione delle entrate interne.
Guardando al 2025 e oltre, la Tanzania è attesa a armonizzare ulteriormente le sue disposizioni fiscali con standard globali. L’impegno del governo per il Framework Inclusivo OECD/G20 su BEPS segnala riforme continue nella tassazione dei trasferimenti, della tassazione digitale e dello scambio di informazioni. Le imprese impegnate in transazioni transfrontaliere dovrebbero prevedere una continua vigilanza normativa, con particolare enfasi sui requisiti di sostanza, sui test di proprietà beneficiaria e sullo scambio di informazioni in tempo reale.
In sintesi, il panorama dei trattati fiscali internazionali della Tanzania sta diventando sempre più robusto, con cambiamenti normativi volti a contrastare l’evitamento fiscale e proteggere la base fiscale interna. Le parti interessate dovrebbero monitorare gli aggiornamenti legislativi e garantire un rigoroso rispetto delle normative per mitigare i rischi e sfruttare efficacemente i benefici dei trattati nei prossimi anni.
Previsioni: Trend Fiscali e Riforme Fino al 2029
Il panorama fiscale della Tanzania si trova in una fase cruciale mentre il governo intensifica gli sforzi di riforma per migliorare la conformità, ampliare la base fiscale e aumentare la mobilizzazione delle entrate interne fino al 2029. I principali fattori trainanti includono la digitalizzazione, le modifiche legislative e un focus sul settore informale, tutti allineati con obiettivi fiscali e di sviluppo più ampi.
La Tanzania Revenue Authority (TRA) ha guidato le recenti riforme, in particolare attraverso l’iniziativa dei Dispositivi Fiscali Elettronici (EFD), che mira a migliorare la conformità all’IVA e ridurre l’underreporting. Il discorso del bilancio 2024/2025 ha delineato ulteriori iniziative digitali, incluse migliorie all’e-filing e integrazione di piattaforme di pagamento mobile, previste per ulteriormente semplificare la raccolta fiscale e limitare le perdite (Ministero delle Finance).
Legislativamente, il governo continua ad aggiornare le normative fiscali per riflettere le realtà economiche in evoluzione. La Finance Act 2024 ha introdotto modifiche all’Income Tax Act e all’IVA Act, inclusi aggiustamenti alle aliquote fiscali, nuove misure anti-evitamento e incentivi per settori prioritari come agricoltura e manifattura. In particolare, la soglia per la registrazione IVA è attualmente in fase di revisione, con l’obiettivo di portare più piccole e medie imprese nella rete fiscale formale (Parlamento della Tanzania).
Statisticamente, le entrate fiscali come percentuale del PIL hanno mostrato un graduale miglioramento, raggiungendo circa il 12,3% nell’anno fiscale 2023/2024, con obiettivi governativi fissati al 15% entro il 2029. La TRA ha riferito che le entrate fiscali totalizzate nel 2023-2024 hanno superato TZS 25 trilioni, segnando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente (Tanzania Revenue Authority).
Guardando avanti, si prevede che la politica fiscale si concentri su:
- Espansione della base fiscale digitale, in particolare attraverso iniziative di tassazione dell’e-commerce e dei servizi digitali.
- Ulteriore semplificazione della conformità fiscale per le PMI e il settore informale, inclusi schemi fiscali presuntivi e incentivi per la formalizzazione.
- Rafforzamento delle capacità di enforcement e audit attraverso analisi avanzate e collaborazione tra agenzie.
Mentre la Tanzania persegue lo status di paese a medio reddito e cerca di finanziare la sua ambiziosa agenda di sviluppo, continui sforzi di riforma fiscale e modernizzazione giocheranno un ruolo cruciale nell’ampliamento delle entrate, nel miglioramento della sostenibilità fiscale e nel supporto alla crescita inclusiva (Ministero delle Finance).
Risorse Ufficiali e Linee Guida dalla Tanzania Revenue Authority (tra.go.tz)
La Tanzania Revenue Authority (TRA) è l’istituzione governativa principale responsabile dell’amministrazione fiscale, della raccolta, dell’applicazione e dei servizi ai contribuenti in Tanzania. Il suo sito web ufficiale (Tanzania Revenue Authority) fornisce risorse complete e linee guida per i contribuenti – sia individui che imprese – riguardo ai loro diritti, obblighi e sviluppi recenti nel panorama fiscale tanzaniano al 2025.
- Leggi e Regolamenti Fiscali: La TRA fornisce accesso diretto alle leggi fiscali chiave, inclusi l’Income Tax Act, ilValue Added Tax (IVA) Act, il Tax Administration Act e la legislazione specifica per settore. Tutte le modifiche e le Finance Acts vengono pubblicate annualmente, delineando nuove aliquote fiscali, esenzioni e misure di conformità. Per l’anno fiscale 2024/2025, gli aggiornamenti riflettono il continuo focus del governo nella mobilizzazione delle entrate e sull’ampliamento della base fiscale (Tanzania Revenue Authority).
- Servizi Elettronici e E-filing: Il portale online della TRA supporta la registrazione elettronica, la compilazione delle dichiarazioni fiscali e i sistemi di pagamento. Il sistema di e-filing è ora obbligatorio per la maggior parte delle categorie di contribuenti, in linea con le iniziative di digitalizzazione in corso. La piattaforma rilascia e-TIN (Numero di Identificazione Contribuente), consente registrazioni IVA e facilita l’emissione elettronica di ricevute fiscali per le imprese (Tanzania Revenue Authority).
- Linee Guida e Materiali Educativi: La TRA pubblica regolarmente materiali di educazione fiscale, guide e domande frequenti che trattano di recenti cambiamenti nelle leggi fiscali, procedure di compilazione e requisiti di conformità. Queste risorse sono aggiornate ogni anno fiscale per riflettere le nuove politiche e sono disponibili sia in inglese che in kiswahili. Le guide del 2025 coprono aggiornamenti sull’amministrazione fiscale digitale, schemi fiscali presuntivi per piccole imprese e incentivi settoriali (Tanzania Revenue Authority).
- Informazioni su Conformità e Enforcement: La TRA delinea le penalità per non conformità, le procedure di audit e le opportunità di autodichiarazione. I contribuenti possono accedere a informazioni sui processi di risoluzione delle controversie, inclusa la presentazione di obiezioni, procedure di appello e recenti sentenze tributarie. Il sito web fornisce calendari annuali di conformità e promemoria per le scadenze di compilazione, cruciali per evitare sanzioni (Tanzania Revenue Authority).
- Statistiche e Rapporti sulle Prestazioni: La TRA pubblica rapporti annuali sulle performance delle entrate, illustrando statistiche chiave come il totale delle entrate fiscali, le percentuali di conformità e i contributi per settore. Gli ultimi rapporti indicano un costante aumento nella mobilizzazione delle entrate interne, con un obiettivo di elevare il rapporto entrate-pil vicino al 15% entro il 2026 (Tanzania Revenue Authority).
Mentre la Tanzania avanza nella sua trasformazione digitale e amplia la base fiscale, le risorse ufficiali della TRA rimarranno essenziali per rimanere compliant e informati sui cambiamenti nelle obbligazioni fiscali.
Fonti & Riferimenti
- Tanzania Revenue Authority (TRA)
- Ministero delle Finance
- Fondo Nazionale di Sicurezza Sociale
- Tanzania National Parks Authority
- Tanzania Investment Centre