
Indice
- Sintesi Esecutiva: Il Paesaggio della Corporate Governance Svizzera nel 2025
- Principali Cambiamenti Normativi: Nuove Leggi Svizzere e Direttive FINMA
- Diritti degli Azionisti e Responsabilità del Consiglio: Standard in Evoluzione
- Tassazione Aziendale, Trasparenza e Requisiti di Divulgazione ESG
- Sfide di Conformità: Esecuzione, Reporting e Penalità
- Ruolo dell’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA)
- Casi Principali e Precedenti: Lezioni da Recenti Sentenze Svizzere
- Statistiche Chiave: Composizione del Consiglio, Diversità di Genere e Tendenze di Retribuzione
- Prospettive Future: Digitalizzazione, AI e Sostenibilità nella Governance
- Risorse e Orientamenti Ufficiali: Dove Restare Aggiornati (admin.ch, finma.ch, economiesuisse.ch)
- Fonti & Riferimenti
Sintesi Esecutiva: Il Paesaggio della Corporate Governance Svizzera nel 2025
Il paesaggio della corporate governance in Svizzera nel 2025 riflette un equilibrio dinamico tra tradizione, adattamento normativo e migliori pratiche globali. Il quadro normativo del paese, radicato nel Codice delle Obbligazioni svizzero e nella Legge Federale svizzera sulle Borse e il Trading di Titoli, ha subito riforme mirate negli ultimi anni, rispondendo a sviluppi internazionali e a eventi domestici che influenzano le grandi aziende. L’attuazione del rinnovato Codice delle Obbligazioni svizzero nel 2023, che ha inasprito le regole su trasparenza, composizione del consiglio e diritti degli azionisti, continua a plasmare le pratiche aziendali nel 2025.
Uno degli eventi più significativi che hanno impattato la governance è stata la crisi di Credit Suisse nel 2023, seguita dall’acquisizione, che ha messo in evidenza le carenze nella supervisione del rischio e nella responsabilità del consiglio all’interno di istituzioni finanziarie di importanza sistemica. In risposta, le autorità svizzere hanno avviato una revisione completa della governance del settore finanziario, con l’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA) che ha emesso nuove linee guida sulle responsabilità del consiglio e sulla gestione del rischio per banche e assicuratori. L’episodio di Credit Suisse ha spinto molte aziende quotate svizzere a rafforzare i controlli interni, incrementare la diversità del consiglio e aumentare la trasparenza nella retribuzione esecutiva.
I requisiti di conformità si sono intensificati, con le aziende quotate che affrontano obblighi di reporting più severi secondo la riforma della Legge sulle Società Svizzere. Dal 2024, le grandi aziende devono divulgare informazioni non finanziarie riguardanti questioni ambientali, sociali e di governance (ESG), allineando la pratica svizzera agli standard dell’Unione Europea Segretariato di Stato per l’Economia (SECO). Il controllo normativo sulla condotta commerciale transfrontaliera e le misure anticorruzione sono stati anch’essi intensificati, a testimonianza dell’impegno della Svizzera verso standard di integrità internazionale.
Statistiche chiave evidenziano l’ambiente di governance robusto della Svizzera: nel 2025, oltre il 90% delle aziende del SMI (Swiss Market Index) ha comitati di revisione indipendenti e quasi il 40% dei posti nel consiglio è occupato da donne—un aumento significativo guidato da quote di genere obbligatorie per le grandi aziende quotate Ufficio Federale per l’Uguaglianza di Genere. Il coinvolgimento degli azionisti rimane forte, con tassi di partecipazione medi alle assemblee generali (AGM) superiori al 70% tra le principali aziende quotate.
Guardando al futuro, le prospettive per la corporate governance svizzera sono di un’evoluzione cauto. I politici stanno monitorando da vicino gli impatti normativi, con possibili aggiustamenti attesi in aree come la governance digitale, la supervisione del rischio informatico e la finanza sostenibile. Mentre la Svizzera continua a mantenere la sua reputazione di stabilità aziendale, l’interazione tra raffinatezza normativa e innovazione guidata dal mercato definirà le pratiche di governance fino alla fine del 2020.
Principali Cambiamenti Normativi: Nuove Leggi Svizzere e Direttive FINMA
Negli ultimi anni, la Svizzera ha intrapreso riforme significative per rafforzare la corporate governance, con una serie di nuove leggi e direttive pronte a plasmare il paesaggio fino al 2025 e oltre. Al centro di questi cambiamenti c’è l’attuazione del rinnovato Codice delle Obbligazioni svizzero (CO), entrato in vigore a gennaio 2023. La revisione ha codificato aspetti chiave dell'”Ordinanza contro le Compensazioni Eccessive” (VegüV), introducendo voti vincolanti degli azionisti sulle retribuzioni esecutive, regole più severe sulla composizione del consiglio e requisiti di trasparenza migliorati per le società quotate. Queste misure sono progettate per allineare gli standard svizzeri con le migliori pratiche internazionali e promuovere una maggiore responsabilità tra i leader aziendali (Consiglio Federale).
Un altro importante sviluppo normativo è la Riforma della Legge sulle Società, che è entrata in vigore progressivamente dal 2023. Questa riforma modernizza il quadro giuridico per le società svizzere, includendo regole più flessibili sulla struttura del capitale, obiettivi di rappresentanza di genere per consigli e comitati esecutivi, e ampliando i doveri dei direttori per prevenire crisi. Le aziende sono ora tenute a riferire sulla conformità agli obiettivi di rappresentanza di genere e spiegare le deviazioni nei loro rapporti annuali sulle retribuzioni (Segretariato di Stato per l’Economia SECO).
L’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA) ha anche giocato un ruolo proattivo attraverso circolari e direttive aggiornate. In particolare, la Circolare 2017/1 di FINMA sulla corporate governance per le banche è stata rivista nel 2023 per rafforzare la gestione del rischio, i controlli interni e la supervisione del consiglio, in particolare in risposta alle lezioni apprese da casi di alto profilo nel settore finanziario. FINMA continua a sottolineare l’importanza di quadri di governance efficaci come pilastro della stabilità del mercato finanziario (Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera FINMA).
Con le incertezze geopolitiche e economiche in corso, si prevede che i regolatori svizzeri scrutinino ulteriormente le pratiche di governance, in particolare riguardo alla sostenibilità e alle divulgazioni climatiche. Il Consiglio Federale ha annunciato imminenti modifiche che richiederanno alle grandi aziende svizzere di riferire su questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) a partire dal 2024, in linea con la Direttiva sulla Relazione Non Finanziaria (NFRD) dell’Unione Europea. Questo dovrebbe aumentare la trasparenza e la comparabilità per investitori e parti interessate (Consiglio Federale).
Guardando verso il 2025 e oltre, la corporate governance svizzera è pronta per una maggiore armonizzazione con gli standard internazionali, un aumento delle responsabilità del consiglio e un continuo focus sulla trasparenza, gestione del rischio e integrazione ESG. La conformità rimarrà dinamica mentre le autorità si adattano agli sviluppi di mercato e alle aspettative in evoluzione delle parti interessate.
Diritti degli Azionisti e Responsabilità del Consiglio: Standard in Evoluzione
Il paesaggio della corporate governance in Svizzera continua a evolversi, in particolare riguardo ai diritti degli azionisti e alle responsabilità del consiglio. Il Codice delle Obbligazioni svizzero (CO) e l’Ordinanza svizzera contro la Remunerazione Eccessiva (VegüV) costituiscono la spina dorsale dei requisiti statutari, mentre le recenti riforme e la pressione internazionale stanno plasmando gli standard futuri.
Nel 2023, sono entrate in vigore modifiche significative al CO, miranti a migliorare la partecipazione degli azionisti e la trasparenza. Queste modifiche attuano l’iniziativa “Minder” del 2013, che impone voti vincolanti degli azionisti su retribuzioni residenziali e esecutive nelle aziende quotate e introduce regole più severe sulla votazione per delega e sulle transazioni con parti correlate (Consiglio Federale Svizzero). I membri del consiglio affrontano una responsabilità maggiore, con l’obbligo di rivelare dettagli sui conflitti di interesse, di adottare quadri di gestione del rischio obbligatori e di garantire controlli interni efficaci.
Gli azionisti ora possiedono una maggiore influenza sulle decisioni strategiche. Ad esempio, le aziende quotate devono consentire agli azionisti che detengono almeno il 5% delle azioni—o azioni con un valore nominale di CHF 1 milione—di richiedere elementi all’ordine del giorno o convocare assemblee generali straordinarie. Le nuove regole vietano anche alcune forme di “paracadute dorati” e impongono la rielezione annuale e individuale dei membri del consiglio e del comitato per la compensazione (Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera FINMA).
L’attuazione della Svizzera del regime “Say on Pay” è tra le più robuste in Europa. Nel 2024, oltre il 90% delle aziende SMI ha dichiarato di rispettare la VegüV e più del 75% delle AGM ha visto azionisti esercitare attivamente diritti di voto su questioni retributive (Borsa Svizzera SIX). Si prevede che questa tendenza continui, con il voto per delega facilitato da piattaforme digitali e un maggior coinvolgimento degli investitori istituzionali.
- La diversità del consiglio e l’integrazione ESG sono priorità crescenti: Entro il 2025, le aziende quotate dovranno divulgare la rappresentanza di genere e i piani per affrontare gli squilibri se non soddisfano le quote morbide (30% di donne nei consigli, 20% nella gestione esecutiva) (Segretariato di Stato per l’Economia SECO).
- I membri del consiglio sono sempre più attesi ad avere competenze digitali, ESG e di conformità, riflettendo le tendenze globali e le aspettative delle parti interessate.
Guardando avanti, si prevede che i regolatori svizzeri allineeranno ulteriormente gli standard di governance con le direttive di sostenibilità e digitalizzazione dell’UE. La maggiore trasparenza, l’attivismo degli azionisti e la responsabilità del consiglio rimarranno in primo piano, mantenendo la reputazione della Svizzera come giurisdizione leader, stabile e aperta agli investimenti.
Tassazione Aziendale, Trasparenza e Requisiti di Divulgazione ESG
Il quadro della governance aziendale in Svizzera è soggetto a una significativa trasformazione, in particolare nei domini della tassazione aziendale, della trasparenza e della divulgazione ESG (Ambientale, Sociale e di Governance). Questi cambiamenti sono guidati sia da riforme interne che dagli impegni della Svizzera verso standard internazionali.
Un sviluppo fondamentale è l’attuazione della tassazione minima globale OECD/G20 (Pillar Two), che introduce un’aliquota fiscale effettiva minima del 15% per le imprese multinazionali con ricavi superiori a 750 milioni di euro. L’elettorato svizzero ha approvato la modifica costituzionale a giugno 2023, portando alla Legge Federale sulla Tassazione Minima (efficace dal 1 gennaio 2024). Questa legislazione garantisce che la Svizzera rimanga conforme agli standard fiscali internazionali, proteggendo nel contempo la sua competitività come hub commerciale. Le autorità fiscali cantonali sono ora responsabili dell’applicazione delle nuove regole, con una guida continua da parte della Amministrazione Federale delle Finanze Svizzera.
Parallelamente, i requisiti di trasparenza aziendale svizzeri sono stati rafforzati. Il rinnovato Codice delle Obbligazioni svizzero, in vigore da gennaio 2023, prevede che le aziende pubbliche divulghino informazioni non finanziarie, comprese questioni ambientali e sociali, sforzi anticorruzione e rispetto dei diritti umani. Nel 2025 e oltre, queste regole sono vincolanti per le aziende con almeno 500 dipendenti e un totale di bilancio di 20 milioni di CHF o ricavi di 40 milioni di CHF. Inoltre, il “controproposta” all’Iniziativa per un’Impresa Responsabile obbliga le grandi aziende svizzere a riferire sui rischi non finanziari e ad adottare misure di diligenza riguardo al lavoro minorile e minerali da conflitti. Il Segretariato di Stato per l’Economia fornisce orientamenti dettagliati su questi obblighi.
La divulgazione ESG è un’area in rapida evoluzione. L’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA) richiede ora alle istituzioni finanziarie di riferire sui rischi finanziari legati al clima, seguendo le raccomandazioni del Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD). Il Consiglio Federale ha anche introdotto misure per combattere il “greenwashing”, stabilendo standard chiari per i prodotti d’investimento sostenibili.
Statisticamente, oltre 1.500 aziende svizzere sono direttamente impattate dalle nuove regole di reporting non finanziario, mentre la tassazione minima interessa circa 200 gruppi multinazionali con sede in Svizzera. Con il crescente inasprimento delle aspettative normative, le aziende svizzere devono adattare le loro strutture di governance e processi di conformità di conseguenza.
Guardando al 2025 e agli anni successivi, il paesaggio della governance aziendale svizzera continuerà ad allinearsi con le migliori pratiche globali, mantenendo la sua reputazione di stabilità e trasparenza. I continui affinamenti legislativi e l’applicazione rigorosa da parte di autorità come la FINMA e l’Amministrazione Federale delle Finanze sosterranno gli sforzi della Svizzera per bilanciare competitività e alti standard di responsabilità aziendale.
Sfide di Conformità: Esecuzione, Reporting e Penalità
Il quadro della governance aziendale in Svizzera è modellato da una combinazione di obblighi statutari, codici di auto-regolamentazione e standard internazionali in evoluzione. Nel 2025, le sfide di conformità per le aziende svizzere si concentrano sull’esecuzione delle regole di governance, la trasparenza nel reporting e l’imposizione di penalità per violazioni. Il panorama normativo è dinamico, con le autorità che intensificano il controllo in un contesto di crescenti aspettative di responsabilità e sostenibilità.
La pietra miliare della legislazione sulla corporate governance svizzera è il Codice delle Obbligazioni svizzero, recentemente rivisto con effetto dal gennaio 2023. Le modifiche hanno introdotto requisiti più severi sulla trasparenza, in particolare per le aziende quotate sulle borse svizzere, e doveri rafforzati per i consigli riguardo il reporting non finanziario e la gestione del rischio. In particolare, le grandi aziende sono ora tenute a pubblicare rapporti annuali su questioni ambientali, sociali e relative ai dipendenti, insieme a misure anticorruzione, in linea con l’Ordinanza sulla Diligenza e la Trasparenza riguardo a Minerali e Metalli da Aree Conflittuali e Lavoro Minorile (Consiglio Federale Svizzero).
L’applicazione di questi obblighi è di competenza di più autorità, principalmente l’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA) per le istituzioni finanziarie e il Segretariato di Stato per l’Economia (SECO) per la conformità aziendale più ampia. FINMA ha ampliato le sue attività di supervisione, enfatizzando controlli interni robusti, processi di whistleblowing efficaci e divulgazione tempestiva delle questioni materiali di governance. Ad esempio, nel 2023 e nel 2024, FINMA ha intrapreso azioni di enforcement contro banche e assicuratori per carenze nella governance e nella divulgazione del rischio, riflettendo un trend ascendente nel controllo normativo.
Gli standard di reporting sono diventati più rigorosi, con il Regolamento della Borsa SIX che obbliga le aziende quotate a conformarsi al Codice Svizzero di Buona Pratica per la Corporate Governance e a divulgare strutture di governance, compensi esecutivi e partecipazioni significative. La non conformità può comportare sanzioni amministrative, comprese multe e, nei casi gravi, delisting. Nel 2023, SIX ha sanzionato diversi emittenti per reporting incompleti o ritardati, segnalando un approccio più rigoroso (Regolamento Borsa SIX).
Le penalità per le violazioni variano in base all’autorità e all’infrazione. FINMA può imporre misure che vanno dall’ammonimento al ritiro della licenza, mentre sanzioni penali possono applicarsi per violazioni delle normative anticorruzione o di anti-riciclaggio. Nel 2023, FINMA ha segnalato un aumento del 15% nei procedimenti per enforce rispetto al 2022, con i fallimenti di governance citati come fattore chiave (FINMA).
Guardando avanti, i regolatori svizzeri si prevede che si allineeranno ulteriormente agli standard dell’UE, specialmente nella sostenibilità e nella governance digitale, aumentando la complessità della conformità. Le aziende dovranno rafforzare i controlli interni, migliorare la supervisione del consiglio e investire in sistemi di conformità per mitigare i rischi ed evitare penalità sempre più severe—una tendenza probabile da continuare nel 2025 e oltre.
Ruolo dell’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA)
L’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA) gioca un ruolo cruciale nel modellare e far rispettare gli standard di corporate governance nel settore finanziario svizzero. In quanto principale organo di regolamentazione, la FINMA è incaricata di sorvegliare banche, compagnie assicurative, borse e altri intermediari finanziari per garantire la stabilità, l’integrità e la trasparenza dei mercati finanziari svizzeri.
Nel 2025, l’ambito normativo della FINMA continua a enfatizzare pratiche di corporate governance robuste, soprattutto nella gestione del rischio, nei controlli interni e nell’indipendenza del consiglio. Le circolari della FINMA, in particolare la Circolare 2017/1 “Corporate Governance – Banche,” stabiliscono standard minimi per la struttura organizzativa, la composizione del consiglio di amministrazione e le responsabilità della gestione esecutiva. Questi requisiti sono allineati al Codice delle Obbligazioni svizzero, che ha subito importanti riforme a gennaio 2023, introducendo obblighi di governance modernizzati per tutte le società svizzere, comprese le informazioni sui compensi esecutivi e sui diritti degli azionisti (Consiglio Federale Svizzero).
La conformità rimane centrale per la supervisione della corporate governance da parte della FINMA. Nel 2024, la FINMA ha effettuato diverse azioni di enforcement evidenziando carenze nella cultura del rischio e nei meccanismi di controllo all’interno di istituzioni di rilievo, ribadendo l’aspettativa che banche e assicuratori mantengano audit interni efficaci e quadri di valutazione del rischio (FINMA News di Enforcement). L’autorità monitora anche da vicino l’attuazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG), riflettendo i crescenti impegni della Svizzera verso la finanza sostenibile. Nel contesto delle operazioni transfrontaliere, la FINMA ha intensificato il controllo sui processi di anti-riciclaggio (AML) e sulla prevenzione dei crimini finanziari, in linea con l’evoluzione dell’ambiente normativo internazionale.
- Nel 2024, oltre 250 banche e quasi 200 compagnie assicurative operano sotto la supervisione della FINMA (Istituzioni Sotto Supervisione FINMA).
- Nel 2023, la FINMA ha elaborato 2.200 notifiche normative e 175 procedimenti di enforcement, dimostrando un’attività di supervisione robusta (Rapporto Annuale FINMA).
Guardando avanti, si prevede che la FINMA inasprirà ulteriormente gli standard di corporate governance, in particolare nelle aree della digitalizzazione, del rischio cibernetico e delle divulgazioni ESG. Gli aggiornamenti normativi previsti nel 2025 e oltre affronteranno probabilmente le sfide poste dall’innovazione fintech e dalla cooperazione internazionale crescente in materia di supervisione. Mentre la Svizzera mantiene il suo status di primario centro finanziario globale, la supervisione in evoluzione della FINMA garantisce che i quadri di governance aziendale svizzeri rimangano resilienti, trasparenti e competitivi a livello internazionale.
Casi Principali e Precedenti: Lezioni da Recenti Sentenze Svizzere
Il robusto quadro di corporate governance in Svizzera è continuamente modellato da importanti decisioni di corte e azioni regolatorie, soprattutto mentre gli standard globali e le aspettative delle parti interessate evolvono. Negli ultimi anni, diversi casi di alto profilo e risposte legislative hanno fissato importanti precedenti per le aziende svizzere, con implicazioni attese che si estenderanno nel 2025 e oltre.
Un sviluppo fondamentale è stata l’implementazione completa della riforma della legge sulle società svizzere (“Aktienrecht”) a partire da gennaio 2023, che ha modernizzato le responsabilità del consiglio, i diritti degli azionisti e le regole sulle retribuzioni esecutive. Le aziende svizzere devono ora conformarsi a requisiti di trasparenza potenziati e regole più severe per le transazioni con parti correlate, a seguito di recenti chiarimenti forniti dal Consiglio Federale Svizzero. Questa riforma legale è stata in parte stimolata dalla pressione pubblica dopo gli scandali retributivi e i fallimenti aziendali nel settore finanziario.
Uno dei casi più significativi recenti è stata la crisi di Credit Suisse nel 2023, culminata nell’acquisizione di emergenza della banca da parte di UBS. L’episodio ha messo in luce notevoli lacune nella gestione del rischio, nella supervisione del consiglio e nella conformità normativa, come documentato dall’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA). L’indagine successiva della FINMA ha criticato la gestione di Credit Suisse per non aver affrontato Carenze di lunga data, risultando in richieste di maggior supervisione e nuove regole sulla governance per le istituzioni finanziarie di importanza sistemica. Misure legislative e regolatorie sono attese per stringere ulteriormente gli standard di responsabilità per consigli ed esecutivi negli anni a venire.
Un altro precedente istruttivo è rappresentato dalla sentenza 4A_360/2022 della Corte Suprema Svizzera, che ha rafforzato il dovere di diligenza dei direttori nel prevenire conflitti di interesse e nel tutelare le protezioni degli azionisti di minoranza (Corte Suprema Federale Svizzera). La decisione della corte ha stabilito un’interpretazione vincolante per i consigli aziendali, richiedendo una documentazione meticolosa e processi di revisione indipendente per le transazioni che coinvolgono insider.
L’applicazione della conformità si è intensificata. Nel 2024, il Segretariato di Stato per l’Economia (SECO) ha aumentato i controlli casuali per verificare la conformità con le quote di diversità di genere per le aziende quotate, come prescritto dal rinnovato Codice delle Obbligazioni. Le prime statistiche da SECO indicano che mentre oltre il 70% delle grandi aziende quotate ora soddisfa le soglie minime di diversità del consiglio, la conformità nella gestione esecutiva resta sotto il 40%.
Guardando al 2025 e oltre, il precedente stabilito da questi casi e riforme dovrebbe guidare una cultura di conformità più rigorosa e un maggior rischio legale per i consigli che non soddisfano gli standard di governance in evoluzione. Le autorità svizzere segnalano un continuo scrutinio, specialmente nei settori di importanza sistemica o di esposizione transfrontaliera, garantendo che le lezioni apprese da recenti casi principali rimangano centrali nel panorama della corporate governance.
Statistiche Chiave: Composizione del Consiglio, Diversità di Genere e Tendenze di Retribuzione
La corporate governance in Svizzera è modellata da un solido quadro legale e da pratiche in evoluzione, con un forte enfasi sulla trasparenza, diversità del consiglio e remunerazione responsabile degli esecutivi. Nel 2025, le aziende quotate svizzere sono soggette al Codice delle Obbligazioni svizzero e alle disposizioni della legge sulle società riviste che sono entrate in vigore a gennaio 2023, influenzando la composizione del consiglio, la rappresentanza di genere e i requisiti di divulgazione della retribuzione (Confederazione Svizzera).
- Composizione del Consiglio: La dimensione media del consiglio delle aziende svizzere quotate alla Borsa Svizzera (SIX) rimane stabile, di solito compresa tra 7 e 9 membri per le aziende SMI. I direttori indipendenti costituiscono circa il 70-80% dei membri del consiglio, riflettendo un forte impegno verso la supervisione e una buona governance (Borsa Svizzera SIX). Il Codice Svizzero di Buona Pratica per la Corporate Governance continua a raccomandare una chiara separazione tra i ruoli di presidente e CEO per prevenire conflitti di interesse (economiesuisse).
- Diversità di Genere: Nel 2025, le aziende quotate sono tenute a rispettare obiettivi di quota di genere introdotti dal rinnovato Codice delle Obbligazioni: almeno il 30% di donne nei consigli di amministrazione e il 20% nella gestione esecutiva per le grandi aziende quotate. Secondo le ultime comunicazioni, il 28% dei posti nel consiglio delle aziende SMI sono occupati da donne, in aumento rispetto al 19% nel 2019, con una continua tendenza al rialzo attesa man mano che si avvicinano le scadenze di conformità (Confederazione Svizzera). Le aziende che non raggiungono gli obiettivi devono riportare in modo trasparente i loro sforzi per migliorare la diversità di genere nel loro rapporto annuale sulle retribuzioni.
- Tendenze di Retribuzione: La legge svizzera richiede voti vincolanti degli azionisti su retribuzioni di consiglio e dirigenti (l'”Iniziativa Minder”), con obblighi di divulgazione estesi per le aziende quotate. La retribuzione media del CEO tra le aziende SMI era di CHF 5,8 milioni nel 2024, mostrando una crescita moderata allineata con le performance aziendali e i benchmark internazionali. Il rapporto tra il compenso del CEO e lo stipendio medio dei dipendenti è di circa 70:1, con un scrutinio continuo da parte degli azionisti e dei corpi regolatori per garantire l’allineamento con i risultati aziendali e le aspettative sociali (Dipartimento Federale delle Finanze).
Guardando avanti, si prevede che la Svizzera mantenga la sua attenzione sulla governance trasparente, l’indipendenza del consiglio e la diversità. Le autorità regolatorie e gli investitori probabilmente aumenteranno la pressione sulle aziende per rispettare gli obiettivi di genere e garantire che la retribuzione sia allineata con le performance a lungo termine e gli interessi delle parti interessate.
Prospettive Future: Digitalizzazione, AI e Sostenibilità nella Governance
Il paesaggio della corporate governance in Svizzera sta subendo una significativa trasformazione mentre la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale (AI) e la sostenibilità diventano centrali negli ordini del giorno delle riunioni del consiglio. Nel 2025, le aziende svizzere si trovano ad affrontare una crescente pressione per integrare queste tendenze nei loro quadri di governance, bilanciando innovazione, conformità e aspettative delle parti interessate.
Integrazione della Digitalizzazione e dell’AI
Il Consiglio Federale svizzero ha dato priorità alla trasformazione digitale come un pilastro della strategia economica nazionale, con quadri normativi che evolvono per affrontare opportunità e rischi nello spazio digitale. Le riforme della legge sulle società svizzere, incluso il rinnovato Codice delle Obbligazioni, riconoscono ora le assemblee generali virtuali e le comunicazioni elettroniche, semplificando i processi del consiglio e il coinvolgimento degli azionisti. Nel 2025, i consigli sono sempre più incaricati di supervisionare le strategie digitali, la protezione dei dati e l’implementazione dell’AI, prestando particolare attenzione alla gestione del rischio e agli standard etici. La Strategia per la Digitalizzazione della Svizzera del Consiglio Federale sottolinea l’importanza della responsabilità aziendale nella gestione dell’innovazione digitale, spingendo i consigli a garantire robusti protocolli di governance digitale e cybersecurity.
Governance dell’AI e Sviluppi Normativi
L’aumentata adozione dell’AI nelle aziende svizzere ha sollevato scrutinio normativo riguardo a trasparenza e responsabilità. Nel 2024, il Commissario Federale della Protezione dei Dati e dell’Informazione (FDPIC) ha iniziato ad attuare la riforma della Legge Federale Svizzera sulla Protezione dei Dati (FADP), che stabilisce requisiti rigorosi per il trattamento dei dati personali, con dirette implicazioni per l’uso dell’AI nelle decisioni aziendali. Le aziende sono attese a implementare quadri di governance per l’AI e condurre valutazioni d’impatto regolari, con i consigli tenuti responsabili per la conformità e la supervisione etica. Il Consiglio Federale sta anche monitorando gli sviluppi relativi alla Legge sull’AI dell’UE per garantire l’allineamento normativo e mantenere la competitività della Svizzera nei mercati digitali.
Sostenibilità e Regolamentazione ESG
La sostenibilità è diventata un elemento centrale della corporate governance svizzera. Dal gennaio 2024, le grandi aziende svizzere sono tenute a riportare su questioni non finanziarie, inclusi fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), secondo il rinnovato Codice delle Obbligazioni. L’ordinanza sulla diligenza e sulla trasparenza riguardo ai minerali e al lavoro minorile espande ulteriormente gli obblighi di reporting. Secondo il Segretariato di Stato per l’Economia (SECO), questo inasprimento normativo è progettato per rafforzare la fiducia del mercato e la leadership sostenibile. I consigli devono ora garantire divulgazioni ESG trasparenti, gestione dei rischi climatici e integrazione degli obiettivi di sostenibilità nelle strategie aziendali.
Prospettive per il 2025 e oltre
Guardando avanti, la governance aziendale svizzera dipenderà sempre più dalla capacità dei consigli di affrontare la trasformazione digitale, l’etica dell’AI e la conformità alla sostenibilità. Le iniziative in corso del Consiglio Federale segnalano ulteriori aggiustamenti normativi, comprese possibili regole di conformità specifiche per l’AI e un reporting ESG ampliato. Le aziende svizzere che si adattano proattivamente alle strutture di governance a queste richieste in evoluzione sono destinate a migliorare la resilienza, la fiducia delle parti interessate e il valore a lungo termine.
Risorse e Orientamenti Ufficiali: Dove Restare Aggiornati (admin.ch, finma.ch, economiesuisse.ch)
Rimanere aggiornati sugli sviluppi della corporate governance in Svizzera richiede accesso a risorse autorevoli e orientamenti ufficiali che riflettono i cambiamenti nella legge, nella conformità e nelle migliori pratiche emergenti. Poiché la Svizzera aggiorna continuamente il proprio panorama normativo per allinearsi agli standard globali e affrontare i rischi emergenti, diverse istituzioni chiave forniscono informazioni essenziali e aggiornamenti per aziende, professionisti legali e parti interessate.
- Portale del Governo Federale Svizzero (admin.ch): Il sito ufficiale della Confederazione Svizzera offre accesso completo alla legislazione federale, incluso il Codice delle Obbligazioni svizzero e altri requisiti statutari che disciplinano la corporate governance. Fornisce anche i testi integrali delle modifiche legislative recenti e imminenti—come l’attuazione in corso della legge sulle società riviste e i requisiti di divulgazione sulla sostenibilità. Il portale pubblica regolarmente comunicazioni ufficiali, processi di consultazione e collegamenti al Foglio Federale per gli ultimi cambiamenti legali, rendendolo indispensabile per tenere traccia delle modifiche rilevanti per i consigli, gli azionisti e gli ufficiali di conformità.
- Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari Svizzera (FINMA): In quanto principale ente regolatorio finanziario della Svizzera, la FINMA emette circolari, documenti di orientamento e aggiornamenti sulle azioni di enforcement riguardanti la governance di banche, assicuratori e altri partecipanti al mercato finanziario. Il sito web della FINMA presenta informazioni aggiornate sulle aspettative normative riguardanti la composizione del consiglio, la gestione del rischio, i controlli interni e il reporting obbligatorio. Pubblica anche regolarmente comunicati stampa e revisioni tematiche, come quelle relative all’anti-riciclaggio e alla sostenibilità, fornendo uno spaccato delle priorità di supervisione per il 2025 e oltre.
- Economiesuisse: In quanto federazione imprenditoriale svizzera, economiesuisse gioca un ruolo chiave nel plasmare gli standard di governance attraverso documenti di posizione, raccomandazioni di migliori pratiche e risposte a proposte legislative. Le sue risorse includono orientamenti dettagliati sulla conformità con i nuovi requisiti di trasparenza e sostenibilità, diversità del consiglio e diritti degli azionisti. Economiesuisse ospita anche eventi e pubblica analisi sull’impatto dei cambiamenti normativi, supportando le aziende nell’adattarsi alle crescenti aspettative. Economiesuisse
Per coloro che sono coinvolti nella corporate governance svizzera, la consultazione regolare di queste fonti autorevoli assicura una consapevolezza tempestiva delle modifiche legali, delle interpretazioni normative e delle tendenze emergenti. Mentre la Svizzera continua a perfezionare il proprio quadro di governance—specialmente alla luce delle ultime riforme della legge sulle società, dei mandati di divulgazione ESG e dell’allineamento internazionale—queste risorse rimarranno centrali per la conformità e la pianificazione strategica fino al 2025 e negli anni successivi.
Fonti & Riferimenti
- Segretariato di Stato per l’Economia (SECO)
- Ufficio Federale per l’Uguaglianza di Genere
- Borsa Svizzera SIX
- Amministrazione Federale delle Finanze Svizzera
- Consiglio Federale Svizzero
- Corte Suprema Federale Svizzera
- economiesuisse
- Dipartimento Federale delle Finanze
- Strategia per la Digitalizzazione della Svizzera