
Indice
- Sintesi Esecutiva: La Legge sul Clima in Gabon Oggi
- Quadro Giuridico 2025: Statuti e Regolamenti Chiave
- Enti Governativi e Autorità di Vigilanza
- Conformità alla Legge sul Clima: Obblighi per le Aziende
- Incentivi Fiscali e Sanzioni: Navigare il Finanziamento Verde del Gabon
- Principali Contenziosi Climatici e Precedenti
- Statistiche Ambientali Chiave: Emissioni, Obiettivi e Progressi
- Impatto sulle Industrie: Agricoltura, Silvicoltura e Petrolio
- Accordi Internazionali e Impegni Globali del Gabon
- Prospettive 2025–2030: Riforme Previste e Opportunità Strategiche
- Fonti e Riferimenti
Sintesi Esecutiva: La Legge sul Clima in Gabon Oggi
Il Gabon è in prima linea nella legislazione e nelle politiche climatiche in Africa Centrale, sfruttando le sue vaste risorse forestali e i quadri legislativi per promuovere l’azione climatica. A partire dal 2025, il panorama legale climatico del Gabon è caratterizzato da un impegno robusto verso gli obblighi ambientali nazionali e internazionali, supportato da leggi mirate, riforme normative e iniziative governative strategiche.
Al centro della legge sul clima del Gabon c’è la Loi n° 003/2014 relative au développement durable, che stabilisce la base giuridica per lo sviluppo sostenibile, la protezione ambientale e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Questo quadro è integrato da decreti specifici e regolamenti settoriali che affrontano le emissioni, la silvicoltura e la biodiversità. Il Plan National Climat (PNC) del Gabon, aggiornato in linea con il suo Contributo Determinato a Livello Nazionale (NDC) nell’accordo di Parigi, guida l’attuazione domestica e le sforzi di conformità fino al 2030 e oltre, concentrandosi sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sulla preservazione delle foreste e sulla promozione della transizione verso energie pulite. Il governo monitora attivamente la conformità attraverso il Consiglio Nazionale del Clima e il Ministero dell’Ambiente, con meccanismi di segnalazione e applicazione chiari.
Il Gabon è un leader riconosciuto nel REDD+ (Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degradazione Forestale), essendo diventato il primo paese africano a ricevere pagamenti basati sui risultati per riduzioni di emissioni verificate nell’ambito dell’Iniziativa Forestale Africana Centrale (CAFI). Tra il 2016 e il 2022, il Gabon ha riportato una riduzione di oltre 90 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, con pagamenti sostanziali ricevuti nel 2023 e ulteriori rate previsti fino al 2025, a condizione di una continua conformità e verifica Gouvernement de la République Gabonaise.
Negli ultimi anni si è assistito a un’accelerazione delle riforme legali per allinearsi alle migliori pratiche internazionali e migliorare la resilienza ai rischi climatici. Il governo ha dato priorità alla coerenza delle politiche, alla trasparenza dei dati e al coinvolgimento di più parti interessate. Nel 2024, il Gabon ha riaffermato i suoi impegni NDC, promettendo di mantenere la copertura forestale oltre l’85% e di raggiungere uno stato di pozzo di carbonio netto fino almeno al 2050. I controlli di conformità in corso e la segnalazione regolare all’UNFCCC rimangono centrali, con la terza Comunicazione Nazionale del Gabon presentata nel 2023 dal Ministère de l’Environnement.
Guardando al futuro, è probabile che la legge sul clima del Gabon veda un aumento dell’applicazione, investimenti in tecnologie verdi e una maggiore integrazione dei rischi climatici nella pianificazione nazionale. L’approccio legislativo proattivo del paese, insieme ai suoi doni naturali, lo posiziona come un benchmark regionale per la governance climatica fino al 2025 e negli anni a venire.
Quadro Giuridico 2025: Statuti e Regolamenti Chiave
Il Gabon è emerso come un leader regionale nella legislazione climatica e nella governance ambientale, con un quadro giuridico che continua ad evolversi nel 2025. La legislazione climatica del paese è strettamente allineata ai suoi impegni nell’ambito dell’accordo di Parigi e alla sua strategia nazionale per uno sviluppo sostenibile. Centrale nel quadro giuridico del Gabon è la Legge No. 002/2014 sullo Sviluppo Sostenibile, che stabilisce la base istituzionale e normativa per l’attuazione delle politiche climatiche, integrando le considerazioni climatiche nella pianificazione nazionale e promuovendo una crescita verde. Questa legge impone che tutti i progetti di sviluppo soggiacciano a valutazioni di impatto ambientale (EIA) e rispettino gli standard ambientali settoriali applicati dall’amministrazione nazionale.
Nel 2021, il Gabon ha adottato la Legge sul Clima (Loi n° 037/2021 portant orientation de la politique climatique), che fornisce un’architettura legale completa per la mitigazione dei gas serra (GHG), l’adattamento e lo sviluppo resiliente al clima. La legge stabilisce obiettivi di riduzione delle emissioni, istituisce il framework per la partecipazione al mercato del carbonio e impone inventari nazionali periodici di GHG. Il Consiglio Nazionale del Clima, un organismo multi-stakeholder, sovrintende all’implementazione e alla conformità, riferendo direttamente al Ministero dell’Ambiente e della Protezione delle Risorse Naturali. Gli strumenti normativi adottati ai sensi di questa legge specificano obblighi settoriali per gli operatori forestali, energetici e industriali, compresi i requisiti per la segnalazione dei rischi climatici e l’integrazione di misure di adattamento nelle operazioni aziendali.
Per garantire l’allineamento con i mercati del carbonio internazionali, il Gabon ha lanciato il Registro Nazionale del Carbonio nel 2023, che tiene traccia dell’emissione, del trasferimento e del ritiro di crediti di carbonio generati da REDD+ e altri progetti di mitigazione. Il programma REDD+ del Gabon, riconosciuto per i suoi rigorosi protocolli di monitoraggio e verifica, ha permesso al paese di emettere milioni di crediti di carbonio forestali, posizionandolo come un importante fornitore di compensazioni basate sulla natura in Africa. Il Ministero dell’Ambiente e della Protezione delle Risorse Naturali gestisce il registro e sovrintende alla conformità sia con gli standard nazionali che internazionali.
I meccanismi di conformità sono stati potenziati negli ultimi anni, con sanzioni amministrative e ricorsi legali per la non conformità. Nel 2024, il Gabon ha aggiornato le sue normative sull’applicazione della legge sul clima, introducendo multe più elevate per l’uso non autorizzato del suolo e un monitoraggio più rigoroso degli obblighi di reporting GHG. È degno di nota che il settore forestale del Gabon—che copre circa l’88% del territorio nazionale—rimane sotto rigide controlli legali, riflettendo l’ambizione del paese di mantenere uno stato di pozzo di carbonio netto (Ministero dell’Agricoltura, Allevamento, Pesca e Alimentazione).
Guardando al futuro, ci si aspetta che il Gabon armonizzi ulteriormente le proprie leggi climatiche con i quadri regionali e internazionali, migliori i meccanismi di trasparenza e ampli i settori soggetti a obblighi legati al clima. L’atteggiamento proattivo del paese e il quadro giuridico in evoluzione lo pongono nella posizione di rispettare i propri impegni di riduzione delle emissioni per il 2030 e attrarre finanziamenti climatici, fungendo da modello legislativo per l’Africa Centrale.
Enti Governativi e Autorità di Vigilanza
Il Gabon, firmatario dell’accordo di Parigi e leader regionale nelle politiche ambientali, ha sviluppato un quadro completo per affrontare i cambiamenti climatici, coordinato da diversi enti governativi chiave e autorità di vigilanza. A partire dal 2025, queste agenzie sono incaricate non solo di formulare la legge climatica ma anche di garantire la sua attuazione e conformità nei vari settori.
L’autorità principale che sovrintende alla politica climatica è il Ministère de l’Environnement et du Développement Durable (Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, MEDD). Il MEDD è responsabile della redazione di strategie nazionali, come il Piano Nazionale Clima (Plan National Climat), e coordina l’attuazione dei Contributi Nazionali Determinati (NDC) del Gabon. Inoltre, il MEDD guida l’impegno del Gabon nelle negoziazioni climatiche internazionali e sovraintende alla conformità con gli accordi climatici internazionali.
A supporto del MEDD opera il Conseil National Climat (Consiglio Nazionale del Clima, CNC), un organismo consultivo e di coordinamento multi-stakeholder. Il CNC formula raccomandazioni, monitora i progressi verso gli impegni climatici e garantisce coerenza tra i ministeri, la società civile e il settore privato. Il CNC svolge un ruolo strategico nell’integrare la politica climatica nella pianificazione dello sviluppo nazionale.
L’applicazione della legge sul clima, in particolare per quanto riguarda le emissioni e l’uso del suolo, è effettuata dal Ministère de l’Économie et de la Relance (Ministero dell’Economia e della Ripresa) e dal Ministère des Eaux et Forêts (Ministero delle Acque e delle Foreste). Questi ministeri regolano la disboscamento, l’estrazione mineraria e l’agricoltura per garantire la conformità con le leggi climatiche e ambientali, incluso il Codice Forestale e i requisiti di riduzione delle emissioni. Il Codice Forestale del Gabon è noto per i rigidi controlli sulla deforestazione e il monitoraggio delle riserve di carbonio.
Il panorama dell’applicazione è ulteriormente rafforzato dall’Assemblée Nationale (Assemblea Nazionale), che adotta legislazioni relative al clima e sovrintende all’attuazione governativa attraverso comitati parlamentari. La Cour Constitutionnelle (Corte Costituzionale) può giudicare sulla costituzionalità delle leggi climatiche e delle misure governative.
Statistiche chiave dimostrano l’ottimo lavoro di applicazione del Gabon: oltre l’85% del suo territorio rimane coperto da foreste, e il Gabon è riconosciuto come un pozzo di carbonio netto, assorbendo più CO2 di quanto emetta. Avanzando verso il 2025 e oltre, le autorità gabonesi mirano a migliorare la conformità digitalizzando i sistemi di monitoraggio, aumentando la cooperazione interministeriale e inasprendo le sanzioni per la non conformità. Le prospettive sono per una maggiore integrazione della legge sul clima in tutti i settori, con una continua leadership da parte del MEDD e del CNC, e una maggiore trasparenza e applicazione da parte dei ministeri settoriali.
Conformità alla Legge sul Clima: Obblighi per le Aziende
Il Gabon si è posizionato come un leader regionale nella conformità alla legge sul clima, guidato dai suoi impegni in base agli accordi internazionali e da una robusta legislazione nazionale. A partire dal 2025, le aziende che operano in Gabon affrontano un insieme distintivo di requisiti legali mirati a mitigare il cambiamento climatico e promuovere la sostenibilità ambientale.
Il principale quadro che guida la conformità alla legge sul clima è la Legge No. 002/2014 sullo Sviluppo Sostenibile, che impone alle imprese di integrare le considerazioni ambientali in tutte le fasi operative. Questa legislazione richiede valutazioni di impatto ambientale (EIA) per nuovi progetti, con un’enfasi particolare sulle emissioni di gas serra (GHG) e sulla conservazione degli ecosistemi. Il Ministero dell’Ambiente e della Protezione della Natura è l’autorità regolamentare principale che sovraintende all’applicazione, alla vigilanza e alla segnalazione.
Sotto la Strategia Nazionale di Cambiamento Climatico del Gabon e il suo aggiornato Contributo Nazionale Determinato (NDC) presentato all’Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), le aziende nei settori come il petrolio, le miniere, la silvicoltura e l’agroalimentare devono misurare e segnalare le loro emissioni annuali di GHG. Queste segnalazioni sono soggette a verifica da parte del Ministero e contribuiscono all’inventario nazionale delle emissioni del Gabon, che è fondamentale per la conformità con i suoi obiettivi internazionali.
Gli obblighi chiave per le aziende nel 2025 includono:
- Valutazioni di impatto ambientale obbligatorie e audit ambientali periodici per tutti i nuovi progetti e per quelli in corso, specialmente nei settori delle risorse naturali.
- Presentazione annuale dei dati sulle emissioni di GHG attraverso modelli regolamentati forniti dal Ministero dell’Ambiente e della Protezione della Natura.
- Implementazione di misure di mitigazione per gli impatti ambientali identificati, con priorità sulla sequestro del carbonio e sulla gestione sostenibile delle terre.
- Partecipazione a iniziative di decarbonizzazione settoriali, come la certificazione forestale sostenibile e l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio.
La conformità è monitorata attraverso ispezioni in loco, revisioni documentali e tecnologie di telerilevamento. La non conformità può comportare sanzioni amministrative, tra cui multe pecuniarie, sospensione delle licenze o, nei casi più gravi, chiusura dei progetti. È degno di nota che, nel 2023 e nel 2024, il Ministero ha aumentato gli sforzi di applicazione, segnalando un aumento del 30% nelle revisioni di conformità per le industrie estrattive (Ministero dell’Ambiente e della Protezione della Natura).
Guardando al futuro, il Gabon prevede di rafforzare il proprio quadro giuridico climatico introducendo regole obbligatorie di divulgazione climatica per le imprese e ampliando il suo programma pilota di commercio delle emissioni. Si consiglia alle aziende di adottare sistemi di gestione della conformità robusti e di rimanere agili nel rispondere ai requisiti legali in evoluzione, poiché il Gabon intensifica gli sforzi per allinearsi alle proprie ambizioni di neutralità del carbonio entro il 2050 (Ministero dell’Ambiente e della Protezione della Natura).
Incentivi Fiscali e Sanzioni: Navigare il Finanziamento Verde del Gabon
Il Gabon è emerso come un leader nella risposta dell’Africa Centrale ai cambiamenti climatici, sfruttando incentivi fiscali e sanzioni normative per promuovere la conformità e gli investimenti nel finanziamento verde. Il quadro giuridico climatico della nazione, modellato dai suoi impegni nel contesto dell’accordo di Parigi e dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana, è ancorato dalla Loi n° 041/2018 portant Code de l’Environnement, che stabilisce le basi giuridiche per l’azione climatica, comprese le misure fiscali e i meccanismi di finanziamento verde.
Nel 2025, il Ministero dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico del Gabon continua a implementare incentivi fiscali per attrarre investimenti sostenibili. Le aziende che investono in energie rinnovabili, conservazione delle foreste e infrastrutture resilienti al clima possono beneficiare di riduzioni delle aliquote fiscali sulle società e delle esenzioni dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) per attrezzature e materiali idonei. Questi incentivi sono codificati nella carta nazionale degli investimenti e rinforzati dalla Direction Générale des Impôts (DGI), che sovraintende alla conformità e all’idoneità per i benefici fiscali.
Per quanto riguarda le sanzioni, il codice ambientale del Gabon prevede multe progressive per la non conformità agli standard di emissione, agli obblighi di reporting e all’uso non autorizzato del suolo nelle zone protette. La polizia ambientale, sotto il Ministero dell’Ambiente, conduce ispezioni regolari e ha aumentato le sue azioni di applicazione nel 2024-2025, con un focus particolare sul settore del disboscamento e delle estrazioni. I principali inquinatori possono anche affrontare ulteriori oneri nell’ambito del quadro del Fondo Verde—uno strumento progettato per canalizzare le sanzioni in progetti di adattamento e mitigazione climatica.
I tassi di conformità sono migliorati, con oltre il 70% delle grandi imprese che ha presentato dichiarazioni climatiche verificate al Ministero entro la fine del 2024, secondo i dati del Ministère de l’Ambiente. Tuttavia, le piccole e medie imprese (PMI) continuano a rimanere indietro, spingendo per nuove linee guida e programmi di capacità che saranno implementati nel 2025.
Guardando al futuro, il Gabon mira ad espandere il suo mercato di obbligazioni verdi e integrare la divulgazione dei rischi climatici nelle normative più ampie del settore finanziario. Una legge proposta, attesa entro la fine del 2025, si prevede che chiarisca ulteriormente l’ambito degli incentivi fiscali e rafforzi le sanzioni per garantire l’allineamento con sia gli obiettivi nazionali che gli impegni internazionali. L’engagement proattivo con il settore privato e i partner internazionali è destinato ad accelerarsi, mentre il Gabon si posiziona come un hub regionale per il finanziamento sostenibile e l’innovazione nelle leggi climatiche.
Principali Contenziosi Climatici e Precedenti
Il Gabon, riconosciuto come uno dei paesi più biodiversi dell’Africa e un significativo pozzo di carbonio a causa delle sue vaste foreste pluviali, ha visto un’evoluzione graduale nel suo quadro giuridico climatico e nel contenzioso associato. Sebbene il paese non abbia assistito a cause climatiche di alto profilo come in alcune giurisdizioni, negli ultimi anni ci sono stati segni di azioni legali di enforcement normative, sviluppi politici notevoli e la creazione delle basi per futuri contenziosi climatici.
Nel 2021, il Gabon ha adottato la Legge No. 037/2021 sull’Ambiente, che ha stabilito principi completi per la protezione ambientale, comprese le disposizioni sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Questa legge impone valutazioni di impatto ambientale per progetti di sviluppo e introduce la responsabilità per danni ambientali, aprendo potenzialmente la porta a futuri contenziosi legati al clima. La legge formalizza inoltre l’impegno del Gabon verso convenzioni internazionali come l’accordo di Parigi, rafforzando gli obblighi di ridurre le emissioni di gas serra e proteggere i pozzi di carbonio come le foreste (Assemblée Nationale du Gabon).
Entro il 2025, il governo del Gabon ha concentrato l’attenzione sul rispetto dei suoi Contributi Nazionali Determinati (NDC), mirando a mantenere una netta assorbimento di carbonio—il Gabon sostiene di assorbire oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 all’anno mentre emette meno di 35 milioni di tonnellate, rendendolo un pozzo di carbonio netto. Questa posizione ha sostenuto strategie legali e diplomatiche, inclusa la ricerca di un risarcimento per la conservazione delle foreste nell’ambito dei mercati internazionali del carbonio (Ministère de l’Environnement, du Climat, et du Développement Durable).
In termini di contenzioso, mentre ad oggi non ci sono state cause climatiche fondamentali presentate da attori privati o organizzazioni della società civile, le azioni di enforcement normative sono aumentate. Il Ministero dell’Ambiente ha riportato almeno 15 procedimenti amministrativi avviati contro aziende per violazioni delle procedure di valutazione di impatto ambientale e disboscamento illegale tra il 2022 e il 2024. Questi casi generalmente si traducono in multe, sospensioni di permessi o ordini di attuare la bonifica piuttosto che in sentenze civili o penali (Ministère de l’Environnement, du Climat, et du Développement Durable).
In prospettiva, lo sviluppo della legge climatica del Gabon e l’aumento graduale delle azioni di enforcement suggeriscono che il paese potrebbe vedere l’emergere di casi giuridici che pongono precedenti nei prossimi anni. L’attesa attuazione di un mercato nazionale del carbonio e l’aumento dell’interesse della società civile per le questioni ambientali sono destinati a catalizzare un maggior numero di contenziosi climatici diretti, soprattutto mentre il Gabon cerca di bilanciare lo sviluppo economico con i propri impegni climatici internazionali.
Statistiche Ambientali Chiave: Emissioni, Obiettivi e Progressi
Il Gabon si distingue in Africa Centrale per il suo approccio proattivo alla legge sul clima e alla governance ambientale. A partire dal 2025, il quadro politico climatico del paese è ancorato nel suo Contributo Nazionale Determinato (NDC) nell’ambito dell’accordo di Parigi, con obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) e la conservazione delle sue vaste foreste. Le foreste del Gabon coprono circa l’88% del suo territorio, rendendolo un pozzo di carbonio critico nella regione del Bacino del Congo.
Secondo i dati ufficiali, le emissioni nette di GHG del Gabon sono tra le più basse a livello globale grazie alla sua vasta copertura forestale e alle rigorose leggi sulla gestione forestale. Il Ministère des Eaux, des Forêts, de la Mer, de l’Environnement, chargé du Plan Climat et du Plan d’Affectation des Terres riporta che il Gabon mira a mantenere l’assorbimento netto di carbonio, impegnandosi a mantenere le emissioni da uso del suolo, cambiamento d’uso del suolo e silvicoltura (LULUCF) al di sotto dei livelli di sequestro fino al 2050. L’NDC aggiornato (2021) si impegna a ridurre le emissioni di GHG proiettate di almeno il 50% entro il 2025 rispetto a uno scenario di business-as-usual.
Dal punto di vista legale, l’azione climatica del Gabon è guidata dalla Loi n° 002/2014 portant orientation du développement durable, che stabilisce un quadro per lo sviluppo sostenibile e impone strategie climatiche settoriali. La legge introduce meccanismi di conformità per l’uso del suolo, la silvicoltura e le emissioni industriali. Inoltre, il Gabon è un pioniere nell’attuazione del REDD+ (Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degradazione Forestale) a livello nazionale, supportato da strumenti legali che regolano i crediti di carbonio e gli accordi di finanziamento climatico internazionali.
- Emissioni e pozzi: L’inventario nazionale delle emissioni di GHG del Gabon per il 2015-2020 mostra un sequestro annuale di circa 100 milioni di tonnellate di CO2-eq, con emissioni annuali da tutti i settori (escludendo LULUCF) sotto i 40 milioni di tonnellate di CO2-eq (Ministère des Eaux et Forêts).
- Obiettivi: L’obiettivo NDC del Gabon è mantenere la negatività netta di carbonio fino al 2050, con chiari traguardi per il 2025 e il 2030 (UNFCCC Submission – Gabon).
- Conformità e monitoraggio: Le valutazioni di impatto ambientale (EIA) sono obbligatorie per i progetti principali, e il Consiglio Nazionale del Clima supervisiona i progressi verso gli obiettivi NDC (Ministère du Plan Climat).
Guardando al futuro, la principale sfida del Gabon è quella di mantenere il sequestro di carbonio mentre persegue la diversificazione economica. Maggiore monitoraggio della conformità, contabilità del carbonio trasparente e ampliamento delle partnership di finanziamento climatico si prevede plasmeranno il panorama giuridico climatico del Gabon fino al 2025 e oltre.
Impatto sulle Industrie: Agricoltura, Silvicoltura e Petrolio
Il panorama legislativo climatico del Gabon sta influenzando sempre di più i suoi settori agricolo, forestale e petrolifero—tre pilastri della sua economia. Gli impegni del paese nell’ambito dell’accordo di Parigi e le riforme politiche nazionali, come la Commissione Nazionale per il Cambiamento Climatico, hanno promosso un quadro giuridico focalizzato sulla mitigazione, l’adattamento e la gestione sostenibile delle risorse, con implicazioni dirette per queste industrie fino al 2025 e oltre.
Agricoltura: Il settore agricolo del Gabon affronta crescenti requisiti normativi per ridurre le emissioni da uso del suolo e promuovere pratiche sostenibili. Il Ministero dell’Ambiente del governo ha implementato programmi per modernizzare l’agricoltura, enfatizzando colture resilienti al clima, irrigazione di precisione e tecniche di disboscamento ridotto. La conformità è monitorata attraverso segnalazioni annuali e ispezioni sul campo. A partire dal 2024, oltre il 60% dei produttori agricoli su larga scala hanno partecipato all’iniziativa di Agricoltura Intelligente al Clima e, entro il 2025, il governo punta ad aumentare questo dato all’80%, con sanzioni per la non conformità codificate nelle leggi ambientali nazionali.
Foreste: Essendo un paese con una notevole copertura forestale, il settore forestale del Gabon opera sotto rigide normative legali. Il Codice Forestale del 2021, rivisto per la conformità climatica, vieta il disboscamento nelle aree di alto valore conservativo e richiede che tutte le concessioni aderiscano a pratiche di disboscamento a impatto ridotto e obiettivi di riforestazione. L’applicazione è supportata da monitoraggio satellitare e audit di certificazione sovrintendenti dal Ministero delle Acque e delle Foreste. Il programma REDD+ del Gabon, riconosciuto dal Programma UN-REDD, ha portato il Gabon a ricevere i primi pagamenti basati su risultati per la riduzione delle emissioni in Africa. Il governo mira a mantenere i tassi di deforestazione sotto lo 0,1% all’anno, con audit continui nel 2025 per garantire la conformità.
Petrolio: Il settore petrolifero continua a essere il principale contributore al PIL del Gabon, ma affronta una crescente pressione dalla legislazione climatica. Il Ministero del Petrolio, del Gas e delle Miniere richiede alle compagnie petrolifere di presentare inventari annuali di gas serra e implementare piani di gestione del metano. A partire dal 2024, le aziende che superano le soglie di emissioni rischiano multe e restrizioni operative. Il governo sta anche avviando un programma pilota del sistema di scambio di emissioni, previsto per essere formalizzato entro il 2026, per incentivare le riduzioni nel settore.
Prospettive: Nel 2025 e negli anni successivi, la legge sul clima del Gabon è destinata a inasprire ulteriormente gli standard di conformità settoriali, con monitoraggio digitale e verifiche internazionali in espansione. Questi sviluppi normativi sono destinati a promuovere investimenti in pratiche sostenibili in agricoltura, silvicoltura e petrolio, sostenendo l’ambizione del Gabon di rimanere un leader nello sviluppo a basse emissioni di carbonio, bilanciando nel contempo i suoi interessi economici.
Accordi Internazionali e Impegni Globali del Gabon
Il Gabon, una nazione dotata di una vasta copertura forestale, è emerso come un leader regionale nella governance climatica e negli accordi ambientali internazionali. A partire dal 2025, il quadro giuridico climatico del Gabon è strettamente allineato ai suoi impegni nell’ambito dell’Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e dell’accordo di Parigi. Il paese ha presentato il suo Contributo Nazionale Determinato (NDC) potenziato nel 2021, impegnandosi a rimanere neutro in carbonio fino almeno al 2050 e a ridurre le emissioni di gas serra del 50% rispetto alle proiezioni di business-as-usual entro il 2025.
Il Gabon è un membro fondatore dell’Iniziativa Forestale dell’Africa Centrale (CAFI), una partnership con governi europei e le Nazioni Unite per preservare la foresta pluviale del Bacino del Congo. Nel 2019, il Gabon ha firmato un accordo storico con la Norwegian Agency for Development Cooperation (Norad) e le Nazioni Unite, assicurando fino a 150 milioni di dollari in pagamenti basati sui risultati per la riduzione delle emissioni causate dalla deforestazione per dieci anni. Nel 2023, il Gabon è diventato il primo paese africano a ricevere 17 milioni di dollari in pagamenti nell’ambito di questo schema per le riduzioni di emissioni verificate, segnalando una robusta conformità con gli standard internazionali di protezione delle foreste.
A livello domestico, la Legge No. 007/2014 sullo sviluppo sostenibile rimane la pietra angolare della sua architettura giuridica climatica. Questa legislazione integra la protezione ambientale con la politica economica e impone valutazioni di impatto ambientale per progetti importanti. Il Piano Climatico del governo per il 2022–2027 delinea un’applicazione più rigorosa della gestione forestale, dell’agricoltura sostenibile e del monitoraggio migliorato delle riserve di carbonio, rafforzando gli impegni internazionali del Gabon.
Statisticamente, le foreste del Gabon assorbono circa 140 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno—rendendo il paese un significativo pozzo di carbonio netto. Secondo la Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, il Gabon ha mantenuto un tasso di deforestazione inferiore allo 0,1% all’anno, tra i più bassi a livello globale. A partire dal 2025, oltre l’88% dell’area terrestre del Gabon rimane coperta da foreste e oltre il 20% è sotto protezione formale.
Guardando al futuro, la continua idoneità del Gabon per i pagamenti basati su risultati e il suo ruolo di leadership nel Gruppo Africano di Negoziazione sul Cambiamento Climatico sono previsti per mantenere alta la conformità climatica nell’agenda nazionale. Il focus politico nei prossimi anni sarà sull’accelerazione delle energie rinnovabili, il progresso dell’agricultura resiliente al clima e l’utilizzo dei mercati internazionali del carbonio. Il fermo impegno del paese verso gli accordi internazionali, supportato da forti strumenti giuridici domestici e monitoraggio trasparente, posiziona il Gabon come modello per l’applicazione della legge climatica in Africa.
Prospettive 2025–2030: Riforme Previste e Opportunità Strategiche
Il Gabon si è posizionato come un leader nella governance climatica in Africa Centrale, specialmente come primo paese africano a ricevere un pagamento per la riduzione delle emissioni di carbonio attraverso la conservazione delle foreste. Con l’avvicinarsi del 2025, ci si aspetta che il paese rafforzi ulteriormente il proprio quadro giuridico climatico in risposta agli impegni internazionali e agli obiettivi di sostenibilità nazionale. Il periodo 2025–2030 sarà probabilmente contrassegnato da una serie di riforme legislative, innovazioni politiche e opportunità di investimento strategico in linea con gli obiettivi climatici del Gabon.
In linea con l’accordo di Parigi e il Contributo Nazionale Determinato (NDC) del Gabon, il governo ha fissato l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas serra di almeno il 50% rispetto ai livelli del 2000 entro il 2025, principalmente attraverso la gestione sostenibile delle foreste, la transizione energetica e l’agricoltura resiliente al clima. Gli sforzi legislativi si prevede si concentreranno sull’applicazione della Loi sur le Changement Climatique adottata nel 2021, che ha stabilito la base normativa per il monitoraggio delle emissioni, il finanziamento climatico e le strategie di adattamento.
Si prevede che meccanismi chiave di conformità siano operativi, incluso il sistema nazionale di inventario dei gas serra, un registro climatico per progetti di mitigazione/adattamento e requisiti legali ampliati per le Valutazioni di Impatto Ambientale (EIA) nei settori ad alta emissione. Il Ministère de l’Environnement giocherà probabilmente un ruolo fondamentale nel coordinare la politica relativa al clima, emettendo nuovi decreti per chiarire gli obblighi di conformità per le aziende nel settore forestale, estrattivo e delle infrastrutture.
Nel 2025, il quadro giuridico del Gabon sarà predisposto per facilitare un accesso maggiore ai finanziamenti climatici internazionali e ai mercati del carbonio, facendo leva sul suo storico accordo di pagamento di 17 milioni di dollari basato su risultati con l’Iniziativa Forestale dell’Africa Centrale (CAFI) e il Programma UN-REDD. Con oltre l’88% di copertura forestale e un tasso di assorbimento netto di carbonio di oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, la conformità del Gabon con i salvaguardie REDD+ e la contabilità del carbonio trasparente è critica per mantenere l’idoneità per ulteriori pagamenti e investimenti.
Guardando al 2030, ci si attendono riforme come il rafforzamento delle normative sull’uso del suolo per reprimere il disboscamento illegale, l’introduzione di incentivi per progetti di energia rinnovabile e una maggiore protezione legale della biodiversità. Si prevede che opportunità strategiche emergeranno per gli investitori e le aziende nel settore della silvicoltura sostenibile, nella generazione di crediti di carbonio e nell’agricoltura intelligente al clima, mentre il Gabon capitalizza sulla sua robusta infrastruttura legale per attrarre investimenti verdi e adempiere ai propri obblighi internazionali.
In generale, l’evoluzione della legge climatica in Gabon tra il 2025 e il 2030 è prevista per rafforzare la leadership della nazione nella conservazione delle foreste e nell’azione climatica, offrendo al contempo nuove sfide di conformità e opportunità di investimento in settori chiave.
Fonti e Riferimenti
- Gouvernement de la République Gabonaise
- Ministero dell’Agricoltura, Allevamento, Pesca e Alimentazione
- Ministère des Eaux et Forêts
- Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici
- Direction Générale des Impôts (DGI)
- Assemblée Nationale du Gabon
- UN-REDD Programme
- Norwegian Agency for Development Cooperation (Norad)
- Nazioni Unite
- Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura
- UN-REDD Programme